Ragazzi di scuola – versione
Ragazzi di scuola voi mi ricordate
una bella età che non ritorna più
quando nel banco io stavo seduto
con il grembiulino nero e il fiocco blu.
E a quei tempi tutto questo progresso
che voi avete adesso, non esisteva,
per gli anni interi tutto era sempre lo stesso
l’uomo sulla luna chi te lo dava?
Per incantarci ci raccontavano le storielle
con le fate, gli orchi, i nani e Biancaneve,
quando poi siamo diventati più grandicelli
in classe si leggeva il libro “Cuore”.
Allora un silenzio accompagnava
la voce della maestra rotta dal pianto
e alla fine del capitolo scoppiava
di commozione la classe intera.
Adesso avete Goldrek, un robot d’acciaio,
con i missili e alabarda spaziale,
le storie degli Ufo robot che sono molto belle
ma parlano di armi micidiali
che fanno solo guai e distruzioni
sempre e solo contro l’umanità;
scazzottate, laser, sopraffazioni,
che ti tolgono dal cuore ogni pietà.
Fate come vi dico, una volta ancora,
in mezzo a tutte queste cose moderne che avete
mettetecelo questo pezzettino di cuore,
questo libro così bello e poi vedrete
che cosa vi possono dire: Ferruccio, Naufragio,
Il Piccolo Scrivano Fiorentino,
La Vedetta Lombarda con il suo coraggio,
tutta una vita di scuola con la maestra.
Sono i sentimenti, ricordatevelo,
che possono far cambiare questa umanità
e voi che siete ancora ragazzini
datevi la mano, aiutateci a sperare.
(L. Piedimonte Celentano)
L’ha ribloggato su Napoli ieri oggi e domani.
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