L’angolo della Poesia

Mignon

Conosci (1) il luogo ove il limon fiorisce,

splendon fra oscure foglie arance d’oro,

dal cielo azzurro lene (2) vento spira,

placido il mirto ed alto sta l’alloro?

Di’, lo conosci tu? – Laggiù laggiù

Vorrei, Signore, (3) insieme a te tornare!

Sai (4) tu la casa? Su colonne poggia

Il tetto, sala e camere risplendono,

sorgon marmoree statue e mi riguardano:

“cosa t’han fatto, di’, povera piccola?” (5)

Non la conosci tu? – Laggiù, laggiù

vorrei con te, mio protettore andare!

Conosci il monte (6) e il suo sentier fra i nuvoli?

Cerca il mulo la strada nella nebbia;

del drago è nelle rocce il nido antico,

il masso piomba e i flutti lo ricoprono.

Di’, lo conosci tu? – Laggiù, laggiù

Va nostra via; vogliamo, o Padre, andare!

Wolfgang Goethe – da La missione teatrale di Guglielmo Meister, in “Liriche scelte”.

  1. Mignon si rivolge a Guglielmo, suo liberatore e protettore.
  2. Lene: lieve e carezzevole
  3. Signore: si tratta di Guglielmo Meister, protagonista del romanzo in cui è inserita questa ballata. Egli più sotto è chiamato mio Protettore e Padre; sono termini che indicano l’atteggiamento di amorosa e devota gratitudine verso chi l’ha salvata da un destino più triste e più doloroso.
  4. Sai: conosci.
  5. La povera fanciulla immagina le statue della casa in cui abitò nella prima infanzia debbono provare commiserazione e pietà per il suo triste destino e possano chiederle perché uomini malvagi l’abbiano strappata da quei luoghi incantevoli.
  6. Il monte: le Alpi, tanto alte da scomparire coi loro sentieri, fra le nuvole, dividono la terra natìa di Mignon dalla Germania.

Questa famosa ballata, composta dal Goethe nel 1784, fu inserita nel romanzo La missione teatrale di Guglielmo Meister. In essa con tono dolce e nostalgico viene descritta l’Italia e, più in generale, tutta la zona mediterranea.

Mignon è una povera fanciulla che è stata rapita in Italia da una compagnia di zingari e condotta in Germania, dove è costretta a vivere tra sofferenze e rimpianti. Guglielmo la libera e la protegge, tenendola presso di sé.

Ma col passar del tempo, sempre più pungente si fa sentire in Mignon il desiderio del ritorno nella terra natia inondata di sole, che nella fantasia di chi ne va sempre più dimenticando i contorni fisici reali si trasforma in un vero e proprio paradiso terrestre, nella espressione fisica di quella pace interiore che rende bella ed accettabile ogni cosa.

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