Cosa sono le armi batteriologiche.
Si tratta di vari tipi di microrganismi che possono essere facilmente diffusi e sono tossici o letali anche se presenti in basse concentrazioni.
Possono diventare armi batteri che causano malattie come carbonchio o antrace, peste e tularemia.
La maggior parte di essi si possono combattere con un trattamento antibiotico, ma è possibile selezionare ceppi particolarmente resistenti o modificarli geneticamente per ottenere una maggiore resistenza agli antibiotici.
Vengono coltivati in strutture simili a quelle usate nelle industrie della fermentazione.
Molto contagiosi, perché si diffondono velocemente per via aerea, e più difficili da curare, sono i virus, in particolare vaiolo, ebola ed encefalite. Anche i virus possono essere geneticamente modificati per aumentarne l’efficacia.
Le rickettsie, infine sono strutturalmente simili ai batteri: quelle usate come armi provocano tifo, febbre Q, febbre delle Montagne rocciose.
Si stima però che negli arsenali batteriologici potrebbero essere conservate anche tossine estratte dai microorganismi, tra cui botulino o enterotossina B dello stafilococco.