La spigolatrice di Sapri – 2
Con gli occhi azzurri e coi capelli d’oro
un giovin camminava innanzi a loro. (8)
Mi feci ardita, (9) e, presol per la mano,
gli chiesi: – Dove vai, bel capitano? –
Guardommi e mi rispose: – O mia sorella,
vado a morir per la mia patria bella. –
Io mi sentii treare tutto il core,
né potei dirgli: – V’aiuti ‘l Signore! –
Eran trecento, eran giovani e forti,
e sono morti!
Quel giorno mi scordai di spigolare,
e dietro a loro mi misi ad andare:
due volte si scontrar con li gendarmi, (10)
e l’una e l’altra li spogliar dell’armi. (11)
Ma quando fur della Certosa (12) ai muri,
s’udirono a suonar trombe e tamburi;
e tra ‘l fumo e gli spari e le scintille
piombaron loro addosso più di mille.
Eran trecento, eran giovani e forti,
e sono morti!
Eran trecento e non voller fuggire,
parean tre mila e vollero morire;
ma vollero morir col ferro in mano, (13)
e avanti a loro correa sangue il piano: (14)
fin che pugnar vid’io per lor pregai,
ma un tratto venni men, (15) né più guardai:
io non vedeva più fra mezzo a loro
quegli occhi azzurri e quei capelli d’oro.
Eran treento, eran giovani e forti,
e sono morti!
Luigi Mercantini