BOCCACCIO, NAPOLI E IL “DECAMERON” – 17

LE AVVENTURE PARTENOPEE DI ANDREUCCIO

NOBILTA’, CRUDELTA’ E ASTUZIE IN TERRA NAPOLETANA – 6

Con un gesto di magnanimità regale, infine, si chiude la novella sesta della giornata decima, in cui “il re Carlo Vecchio, vittorioso, d’una giovinetta innamoratosi, vergognandosi del suo folle pensiero, lei è una sua sorella onorevolmente maritata”. Si tratta di un chiaro attestato della simpatia del Boccaccio per il re Angioino, “per la cui magnifica impresa e poi per la gloriosa vittoria avuta del re Manfredi furon di Firenze i Ghibellin cacciati e ritornaronvi i Guelfi”.

FINE

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