Glossario di Cucina – 10
SAUTE’:
Indica un metodo di cottura in tegame con coperchio a fiamma vivace.
La parola sautè (a volte scritta anche sotè) deriva dal verbo francese sauter, saltare, e dal nome di una padella in rame adatta a preparazioni rapide: la sauteuse. Ricette tradizionali che prevedono la “cottura alla sautè” a base di frutti di mare misti sono molto diffuse nell’Italia centro meridionale, in particolare a Napoli.
SAUTEUSE:
Termine francese con cui si indica una casseruola dai brdi alti munita di manico lungo. E’ adatta per tutte quelle operazioni di cucina, effettuate generalmente a caldo, che richiedono di rimestare con frequenza preparazioni a base di burro, panna, uova oppure creme sia dolci che salate. E’ inoltre il recipiente ideale, grazie alla sua forma a pareti inclinate, per la preparazione delle puree e per alcune cotture al salto. Questa casseruola, oggi realizzata in alluminio, consente di avere una temperatura uguale su tutta la superficie; il lungo manico permette di lavorare tenendo ben fermo il recipiente, mentre il peso contenuto non affatica il polso durante la preparazione.
SBIANCHIRE:
Operazione che consiste nell’immergere un alimento in acqua bollente e, dopo la ripresa del bollore, scolarlo in acqua ghiacciata.
SBOLLENTARE:
E’ un’operazione che consiste nell’immergere un alimento crudo in acqua bollente, non necessariamente salata, talvolta addizionata di aceto, in modo da effettuare una prima cottura o per renderne più facile la spellatura. Spesso si sbollenta per ridurre il gusto acre di alcuni cibi, per ridurre il volume di molti vegetali, o per ammorbidirne la consistenza. I tempi di sbollentatura variano a seconda della ricetta. Sbianchire e scottare sono i sinonimi più spesso utilizzati per descrivere questa operazione.
SCALOPPARE:
Termine gastronomico che indica il tagliare (carne, pesce, ecc.) a fette regolari.
SCAVINO:
Utensile formato da un piccolo manico con all’estremità una specie di cucchiaino e serve a ricavare da patate, carote, rape e frutta delle palline utilizzate come guarnizione nei piatti di carne e di pesce, o nei dessert.
SCHIUMARE:
Togliere dal brodo la schiuma che si forma durante la bollitura. Per questa operazione si utilizza il mestolo forato (o schiumarola), un attrezzo di diametro variabile in alluminio o acciaio inossidabile.
SCHIUMAROLA:
Attrezzo fondamentale per scolare velocemente la pasta corta senza svuotare la pentola quando si ha intenzione di utilizzare ancora l’acqua che bolle. Si usa anche per le patate e, in genere, per le verdure lessate.
SCORZONERA:
Pianta di origine europea della famiglia delle Compositae; in cucina si utilizza la radice, dalla scorza esterna scura, polpa bianca e sapore amarognolo. Nell’antichità si credeva che fosse un antidoto contro i morsi di vipere.
SEDANO RAPA:
E’ un ortaggio particolare, conosciuto e coltivato solo in alcune zone dell’Italia settentrionale. Il sedano rapa, alla pari del sedano, contiene pochissime calorie. Il suo gusto leggermente meno intenso rispetto a quello del sedano lo rende adatto a ricette dove compare come ingrediente principale.
SEITAN:
E’ un alimento altamente proteico ricavato dal glutine del grano tenero o da altri cereali come farro o kamut, contiene pochissimi grassi ed è privo di colesterolo. E’ però povero di ferro: quindi non può essere considerato un sostituto della carne (come i derivati della soia). Di aspetto simile alla carne, il suo sapore è invece più delicato e la sua consistenza più morbida, anche se spesso quest’ultima varia da un tipo di seitan all’altro.
SEMI DI FINOCCHIO:
Si tratta di una spezia molto usata in cucina per insaporire i piatti quando si vuole ottenere un gusto più pungente. Questi semi vantano anche diverse indicazioni terapeutiche.
SEMI DI PAPAVERO:
Si tratta dei semi contenuti nelle capsule brune del papavero da oppio. Va sottolineato che si tratta di una pianta velenosa, e che soltanto i semi ben maturi sono privi di sostanze tossiche. Sono spesso usati nella cucina trentina per guarnire il pane, ma anche per aromatizzare salatini, la pasta di alcuni formaggi e diverse preparazioni salate.
SEMI DI SESAMO:
Sono molto diffusi come aromatizzanti nella cucina meridionale e costituiscono la base di molte preparazioni orientali come per esempio il tahin (il burro di sesamo dal caratteristico gusto aromatico). Sono molto ricchi di minerali e gli usi culinari sono simili a quelli degli altri semi: principalmente come condimento per le verdure o nelle panature più particolari.
SEMOLA:
E’ la farina che si ottiene dalla macinazione del grano duro e si utilizza in particolare per la preparazione della pasta secca, ma anche per ottenere alcuni tipi di pani rustici. Ha la consistenza granulosa e colore giallo paglierino.
SEMOLA DI GRANO DURO RIMACINATA:
Si produce macinando grani a elevato contenuto proteico e viene utilizzata nella panificazione. Se volete potete sostituirla con della farina bianca “0”.
SENAPE:
Pianta originaria del Mediterraneo e conosciuta fin dall’antichità. Produce frutti simili a piccoli legumi con semi di colore scuro o giallastri, a seconda della specie. Le senapi più pregiate sono quelle francesi, solitamente preparate con una miscela di grani diversi macinati e poi diluiti con vino bianco e altri elementi aromatici. In cucina si usa come condimento in pasta cremosa o in polvere.
SETACCIARE:
Passare attraverso un colino farina, zucchero o fecola per eliminare i grumi che si possono trovare in esse e conferire leggerezza al composto.
SETACCIO:
E’ un utensile costituito da due fasce circolari di legno che si sovrappongono serrando tra loro una rete metallica di maglia più o meno fitta. La scelta del tipo di foratura della rete è determinata dall’impiego cui il setaccio è destinato: a maglia grossa per l’infarinatura del pesce; a maglia media, per setacciare il pangrattato o il formaggio grattugiato, a foratura più sottile, per passare frutta e verdura cotta, farina, zucchero.
SFILETTARE:
Separare i filetti di pesce dalla lisca centrale e da quelle laterali e dividere poi i filetti l’uno dall’altro.
L’operazione può essere fatta dal pescivendolo. Per sfilettare si usa un coltello affilato con una lama sottile e flessibile.
SFOGLIATRICE:
Macchina utilizzata in cucina per tirare la pasta; esiste sia elettrica sia manuale (a manovella). L’altro modo per stendere la pasta prevede l’utilizzo del mattarello.
SFUMARE:
Operazione che consiste nel rallentare la cottura di una preparazione aggiungendo un liquido, di solito brodo o vino, nel tegame posto sul fuoco.
SHAKER:
Strumento utilizzato nella preparazione di cocktail o composti che necessitano di battitura.
Ne esistono due modelli: quello continentale (composto da contenitore, filtro e tappo) e il Boston (composto da un bicchiere in vetro e uno in acciaio che si incastrano l’uno sull’altro).
SHERRY:
Si tratta di un vino liquoroso originariamente prodotto in Spagna. Il suo nome deriva dall’antica città fenicia di Xerò, ribattezzata in spagnolo Jerez e in inglese Sherry.
SIFONE:
Attrezzo da cucina molto utile, anche se non molto diffuso per la cucina casalinga. E’ composto da un recipiente ermetico e da un dosatore che, caricato con azoto, risulta eccellente per montare panna o spume.
SILPAT:
Carta da forno rivestita di silicone che impedisce ai cibi di attaccarsi alla teglia. Può essere utilizzata a temperature da -40°C a +280°C. Serve anche per la surgelazione degli alimenti.
SOBBOLLIRE:
Si dice dello stato dell’acqua o di un altro liquido, appena prima della temperatura d’ebollizione: in superficie appaiono soltanto poche bolle occasionali, non costanti.
Questa tecnica di cottura è adatta a tutti quei piatti che prevedono un tipo di cottura lunga ma estremamente delicato.
SOFFRIGGERE:
Indica la cottura in un grasso a temperatura appena inferiore a quella di frittura. Si utilizza soprattutto per la cottura delle verdure aromatiche in composizione tra loro o da sole.
SOPPRESSINA DI ACCETTURA:
Si tratta di un particolare tipo di salsiccia preparata in provincia di Matera con carne di maiale molto pregiata, proveniente dal filetto e dai muscoli della coscia.
Continua – 10
Mi piace:
Mi piace Caricamento...