Miu è un gattino di un mesetto di vita che ho trovato per la strada due giorni fa, mi ha seguito come un cagnolino cosa che mi ha meravigliato tantissimo visto che i gatti che sono nati in casa mia non lo fanno. Il suo nome è Miu perché è il verso che faceva quando l’ho trovato. E’ un gattino tricolore cosa abbastanza rara e probabilmente di sesso femminile, non ho resistito al suo richiamo e mi sono comportato come un bambino non pensando che a casa ho cani, alcuni dei quali particolarmente cattivi, e altri sei gatti adulti; ma il gattino se la sta cavando abbastanza bene con i gatti adulti inarca la schiena i gli adulti, almeno quelli maschi scappano per quanto riguarda le femmine, tra parentesi sterilizzate, non ha avuto ancora incontri diretti, almeno per il momento, per quanto riguarda i cani che sembrano molto interessati, basta un mio urlo di tanto in tanto a tenerli lontani.
Ci tenevo molto a presentarvi Miu che non ho resistito. Grazie a chi gradirà e auguro a tutti una buona notte.
Paese d’origine: Stati Uniti Classificazione FIFe: Category IV – Siamese & Oriental
A differenza del suo nome esotico, il Balinese è di origine statunitense. Nel 1920 per dare nuovo vigore alla razza Siamese e per ottenere una nuova varietà a pelo lungo, furono effettuati degli accopiamenti con Angora a pelo lungo. I gattini nati però mantenevano la caratteristica del pelo corto. Non avendo ottenuto i risultati sperati, gli allevatori, abbandonarono ogni nuovo tentatico. Solo in seguito si scoprì che la caratteristica del pelo lungo nel Siamese era un carattere recessivo. La razza venne riconosciuta ufficialmente nel 1961. Il nome Balinese gli fu attribuito dal fatto che muovendosi, con i suo modi aggraziati, il gatto ricordava le danzatrici dei templi di Bali.
Aspetto generale
E’ la varietà a pelo semi-lungo del Siamese. A differenza del Siamese ha una voce più morbida. Di aspetto fiero e aristocratico. Di taglia media, presenta un’ossatura sottile. Snello e longilineo, il suo peso non deve superare i 5,5 Kg. La maschera dovrebbe coprire tutto il viso, comprese le parti con le vibrisse, ed essere collegata alle orecchie tramite linee segnate. Le estremità non devono contenere ticking o peli bianchi. Raggiunge precocemente la maturità sessuale.
Carattere
Affettuoso e generoso, inteligente e molto agile. Determinato, sensibile ed estroverso come il Siamense. Socievole, si affeziona a tutta la famiglia, con i bambini gioca instancabilmente. Come un cane però, si affezziona ad una sola persona. E’ davvero un gran giocherellone, allegro ed esuberante. Ha bisogno di tutte le vostre attenzioni, soffre a stare solo. Ha un assoluto bisogno di compagnia, umana o animale che sia. Comunica con un miagolio molto più dolce rispetto al Siamese.
Non ha bisogno di una particolare toelettatura. Necessita solo di una spazzolatura giornaliera. Il suo pelo è meno portato alla formazione di nodi grazie all’assenza di sottopelo. E’ molto sensibile agli sbalzi di temperatura e al freddo.
Varietà di colore
Presenta tutte le colorazioni del Siamense e del Colorpoint Shorthair. Alcune associazioni Americane riconoscono solo 4 varietà: seal point, blue point, chocolate point e lilac point; le altre varietà di colori sono riconosciute come Giavanese. In Europa invece non si fa differenza tra Balinesi e Giavanesi.
Standard
Categoria: Pelo semi-lungo. Corporatura: media. Corpo: longilineo e sotile, dotato di una buona musolatura. Le spalle non devono essere più larghe delle anche. Mantello: tessitura fine come seta. Non presenta sottopelo ed è assente la gorgiera tipica dei mantelli a pelo lungo. Testa: a forma di cuneo, che parte dal naso e si allarga gradualmente con due linee dritte fino alle orecchie. Ben proporzionata. Non è presente lo stop ed alcuna depressione sulle vibrisse. Occhi: a forma di mandorla, di colore blu zaffiro. Sono posizionati in obliquo verso la canna nasale. Naso: dritto e lungo. Esso continua la linea della fronte, senza alcuna depressione. Orecchie: attaccatura larga, grandi. Appuntite alla sommità. Sono posizionate in modo da continuare la linea della testa cuneiforme. Mento: forma una linea verticcale con il naso. Arti: di ossatura leggera, magri. Gli arti posteriori sono più alti di quelli anteriori. Piedi: piccoli e ovali. Coda: lunga e affusolata. Si assottiglia fino alla punta. I peli della coda si allargano come in un pennacchio. Penalità: carenza di pigmento sul tartufo o sui cuscinetti plantari; Occhi strabici; Zampe posteriori deboli; Respirazione dalla bocca a causa di un’ostruzione nasale; Coda piegata; Colore degli occhi non in standard; Macchie bianche sui piedi; Sottopelo lanoso; Salute cagionevole.
Affinità di coppia del segno dei Gemelli con gli altri segni – Sagittario
Gemelli-Sagittario
Amarsi per loro è ridere insieme
Se si piacciono fisicamente, la figli di Mercurio e il simpatico gioviano, pur adorando entrambi la libertà, possono legarsi stabilmente l’uno all’altra. Però si tratterà sempre di un rapporto disinvolto, senza drammi né gelosie.
La gemelli si diverte un mondo a confondere le idee a se stessa e agli altri. Infatti è una che gioca in modo sorprendente con la propria immagine. E se prima intenerisce assumendo l’aria dell’ingenua liceale, poi non può fare a meno di scioccare entrando in scena fasciata in un vestito terribilmente sexy in cui ancheggia con un malizioso miscuglio d’ironia e seduzione. Ma lo strano è che, con l’abito, anche la sua faccia si trasforma. Un po’ per merito del trucco abile e fantasioso, un po’ a causa del suo carattere mimetico (proprio della natura mercuriana), che la induce a calarsi nella parte che sta sostenendo fino a cambiare completamente l’espressione. Quindi è molto difficile stabilire quale, dei tanti travestimenti, corrisponde alla Gemelli vera.
Però è inutile sperare che sia proprio la mercuriana a sciogliere l’enigma: lei si sente tutte e nessuna. Perché è una donna tremendamente contraddittoria. Capace di desiderare, allo stesso tempo, una cosa e il suo contrario. E fa così anche quando sono in gioco i sentimenti. Poiché fare il camaleonte è stressante, lei vorrebbe almeno poter contare su un amore-punto-di-riferimento, su un uomo un-po’-padre-un-po’-guida. Ma poi, anche se trova un tipo adatto, l’idea di legarsi la spaventa. E così, appena fiuta nell’altro odor di propositi seri, sente l’impulso di scappare. Le ci vorrebbe un uomo fatto su misura: affettuoso ma non opprimente, allegro ma non irresponsabile, autonomo ma non menefreghista. E il sagittario corrisponde abbastanza all’inconsueto identikit, lo si vede subito. Infatti, ha uno sguardo caldo che illumina la sua espressione gioviana, chiacchiera volentieri di tutto e di niente, pontifica con convinzione, ma si astiene dai giudizi severi e definitivi, ha classe anche se preferisce l’abbigliamento sportivo, che gli dà una piacevole sensazione di libertà.
Ed è proprio la libertà il valore supremo del Sagittario, un uomo disposto a fare tutto purché non lo si costringa a niente.
Perciò la Gemelli dovrebbe andargli bene. E, in certo senso, è vero. Perché questi due, se si piacciono fisicamente, riescono a legare. Ma non si può dire se sarà un effimero flirt o una storia infinita. Questo dipende da vari elementi. Prima di tutto, bisogna vedere se, quando s’incontrano, non c’è nessuno che li aspetta a casa. Perché, se è così, fra loro la parentesi si apre e si chiude con straordinaria disinvoltura. Ma, se non ci sono impedimenti, la strana storia Gemelli-Sagittario può diventare importante, anche se continua ad avere le caratteristiche del gioco. Con lei che si diverte a tirarlo a cimento con le armi dell’astuzia e dell’ironia e lui che regolarmente ci casca, ma poi recupera terreno recitando la parte del burbero benefico che però le vuole tanto bene. Poi, quando la tensione dell’interesse reciproco comincia ad allentarsi, si concedono una vacanza l’uno dall’altra per godere, al ritorno, il rinnovato piacere di stare insieme.
Certo, tutto questo può succedere perché né l’uno né l’altra hanno una natura viscerale e possessiva. D’altra parte non è detto che l’amore debba per forza essere una cosa tutta drammi e passioni travolgenti. Può essere anche voglia di ridere, rincorrersi, stuzzicarsi. E proprio questo è l’amore fra la Gemelli e il Sagittario che, anche nel sesso, si cercano per trastullarsi più che per possedersi. Insomma, questo è un rapporto che nasce per scherzo. Che, se finisce, finisce senza drammi. Però può anche riuscire a durare e dare addirittura vita a una vera e propria famiglia, con tanto di prole e relative responsabilità. Ma il piacere della compagnia e il bisogno di comunicare servono per addolcire la pillola di questa schiavitù a Gemelli e Sagittario. Che, anche se non sembrerebbe, possono diventare dei genitori davvero o.k. Perché, come mamma, lei è una che sa stare veramente vicina ai figli, bravissima nel partecipare ai loro giochi e nello stimolare in loro fantasia e creatività. Ma la Gemelli si limita ad indirizzare e spiegare. Il compito di dettare legge lo lascia al suo Sagittario, che è abilissimo nel sostenere la parte del pater familias capace d’illustrare, con dovizia di argomenti, i principi ispiratori delle leggi che devono disciplinare la vita della prole.
La specie è diffusa in Europa settentrionale, soprattutto in Norvegia e Russia, ove è presente oltre le metà dell’intera popolazione europea, ma anche in Groenlandia, Danimarca, Svezia, Polonia e Germania. Piccole popolazioni sono segnalate anche in Islanda, Gran Bretagna, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Bulgaria, Romania, Ungheria, Moldavia e Grecia; il suo areale si estende in Asia, attraverso la Turchia e il Medio Oriente sino alla Mongolia, la Cina e il Giappone. Presente anche in Italia.
Il maschio e la femmina sono indistinguibili in natura. Il piumaggio è quasi completamente marron con screziature abbondanti e diffuse marron chiaro (soprattutto su collo e capo) ad eccezione della corta coda che è completamente bianca. Il becco massiccio, le zampe e l’iride dell’occhio sono gialle. I giovani sono marron scuro con la differenza (rispetto gli adulti) di avere il becco giallo alla base e nero nella restante parte e la coda marron con screziature chiare. La parte interna delle ali superiormente è screziata di chiaro e anche inferiormente presenta delle copritrici più chiare. Gli individui al secondo inverno hanno screziature biancastre sulla parte centrale superiore delle ali e sul dorso.
Biologia
Si ciba di pesci, di carogne di vari animali, nonché di mammiferi. Vola bassa sulle acque per catturare il pesce in superficie, talora si tuffa parzialmente. Il nido è costituito da una grande struttura di rametti con una depressione al centro ed è posto su una scogliera, su una cengia rocciosa o su un albero. In genere vengono deposte 1 o 2 uova.
Affinità di coppia del segno dei Gemelli con gli altri segni – Scorpione
Gemelli-Scorpione
Il loro amore non dura
Seduttivo, sofisticato e un po’ torbido, l’alunno di Plutone piace molto alla figlia di Mercurio, curiosa di tutto ciò che esce dalla norma.
Ma col tempo la gelosia di lui, possessivo al massimo, diventa insopportabile. Meglio prendere le distanze.
Donne Gemelli, attenzione: se vi punge vaghezza di cominciare una love story con un uomo dello Scorpione, dovreste almeno essere consapevoli di avventurarvi su un terreno disseminato di sabbie mobili abilmente mimetizzate. Affascinate dai seducenti bagliori dell’intelligenza di lui, rischiate infatti di trovarvi catturate. Allora, dibattervi non servirebbe a niente. Anzi, vi toglierebbe le residue energie, facendovi sprofondare sempre più negli abissi della dipendenza passionale.
Eppure questo invito alla prudenza o, meglio, alla fuga preventiva avrà poca presa su di voi, perché la Gemelli ha il gusto dell’incoscienza.
Ha infatti orrore della noia e andrebbe anche a braccetto del diavolo se questi le promettesse di fare della sua vita un gioco appassionante e sempre nuovo. Nervosa e sensibile, ma poco emotiva e tantomeno passionale, anche in amore si fa guidare dalla curiosità. Quindi molto spesso, la sua fama di volubile farfalla non è affatto usurpata: soprattutto se è giovanissima, non esita certo ad avventurarsi nel flirt appena incontra un uomo che abbia l’aria di essere un tipo divertente. Allora per conoscerlo più da vicino, gioca a fare l’innamorata. Pronta però ad autodirottarsi alle prime prospettive soporifere o alle prime pretese possessive di lui…
Ma, purtroppo per lei, sulle sue stesse armi seduttive incombe il pericolo d’un infausto effetto boomerang, che può ridurla piuttosto male: a forza di far girare la sua vorticosa girandola di tentativi senza costrutto, comincia a prendersela anche con la propria intelligenza, che le sembra l’origine di tutti i guai. Infatti deve pure ammettere che, a forza di ragionare in modo superbrillante, ci si preclude la possibilità di elevare il flirt a rango di amore. Inoltre è stufa anche di sentir elogiare soprattutto i pregi delle proprie meningi e non vede l’ora di trovare chi sia capace di farla sobbalzare ogni volta in cui suona il telefono. Se in questa pericolosa disposizione d’animo capita a tiro delle astute chele scorpioniche, il livello del coinvolgimento gemelliano rischia di andare ben oltre il limite di guardia: l’impenetrabile figlia di Mercurio si ritrova pericolosamente legata mani e piedi. E riuscire a districarsi è un’impresa.
La storia comincia, più o meno sempre allo stesso modo. Lui finge di seguirla sul campo neutro del gioco intellettuale mentre, con impercettibile ma sapiente abilità, la sospinge nel campo della schermaglia amorosa. Col tempo, il gioco seduttivo provoca in lei trasalimenti sempre più intensi e profondi. Così, mentre la Gemelli insiste a polemizzare su argomenti su nessuna importanza, allo Scorpione non sfuggono gli scompensi emotivi della sua vittima, che si aggrappa disperatamente alla propria verbosità mercuriana e diventa addirittura logorroica quando, inoltrata sull’ignoto terreno emotivo, comincia a brancolare nel buio.
A questo punto, tutto ormai dipende dallo Scorpione.
Certo, può darsi che pure lui s’innamori e in questo caso la loro storia può anche essere molto bella. Soprattutto dal punto di vista sessuale. Perché lei, grata di essere stata iniziata con maestria alle emozioni spesso sconosciute dalla propria femminilità, lo ricompensa con le risorse della sua inventiva. Ma, purtroppo, le controindicazioni di base rimangono e la prognosi, rispetto alla durata di questo rapporto, non è incoraggiante.
Soprattutto perché, molto spesso, la Gemelli ha un difetto che a lungo andare si rivela insopportabile agli occhi scorpionici: quando si innamora sul serio, le innate capacità mimetiche sfumano i contorni della sua identità e la inducono a identificarsi un po’ troppo con il partner. Ma, se questo può riempire d’orgoglio il narcisismo leonino, non funziona proprio con il guerrafondaio nato nell’ottavo segno. Una donna poco bellicosa e duttile (seppur polemica) come la Gemelli priva infatti l’interesse scorpionico di qualunque mordente e, prima o poi, lo fa dirottare verso oggetti più stimolanti e decisi a vendere cara la pelle. Arrivati a questo punto, alla Gemelli non resta altro che provvedere alla cura delle profonde ferite inferte ai suoi sentimenti e al suo orgoglio
Affinità di coppia del segno dei Gemelli con gli altri segni – Bilancia
Gemelli-Bilancia
Fanno gli eterni fidanzati
Due nati nei segni d’Aria che si incontrano sono destinati a capirsi al volo. Tra loro la schermaglia amorosa è lieve, frizzante, piacevole. Tanto dolce e piacevole che agli interessati a volte sembra un peccato concluderla con un banale matrimonio…
Più ancora delle altre nate nei segni d’aria (Bilancia e Acquario), la Gemelli è un tipetto nervoso. Che si elettrizza facilmente, nel bene come nel male: basta un’inezia perché si entusiasmi e basta un nonnulla perché si ribelli, si deprima e chissà che altro ancora. Quindi bisogna assolutamente evitare di prenderla contropelo. Ma quale sarà mai il verso giusto?
Dipende. Dall’umore, dal momento, da tutto e da niente. L’unica cosa certa è che la Gemelli, sempre e comunque, rifiuta la banalità e non sopporta che l’uomo assuma con lei retorici atteggiamenti paternalistico-protettivi. Non per altro, ma perché le pare stupido che, con la miriade di donne alla disperata ricerca d’un compagno-padre-padrone, questi aspiranti patriarchi vengano a importunare proprio lei… Però è anche vero che può diventare addirittura isteriche se trova un uomo disposto ad assecondarla in tutto: se lui non reagisce alle provocazioni, non c’è più divertimento e allora addio anche all’amore. Insomma, coll’irrequieta mercuriana bisogna usare intelligenza, sensibilità e una buona dose di fermezza. Le qualità caratteristiche proprio dell’uomo bilancia, che è nato con il Sole in un segno d’Aria (intelligenza), governato da Venere (dolcezza, tatto, sentimento) e ssede di esaltazione di Saturno (rigore, decisione, severità). Un uomo a sua volta attratto dall’aerea femminilità gemelliana. Una femminilità tutt’altro che sensuale e inquietante. Anzi, inafferrabile, infantile, giocosa.
Quindi forse inconsistente per gli uomini terrestri quali, soprattutto, Capricorno e Vergine. Ma quasi perfetta per le astratte esigenze bilancine. Purché, è tassativo, la Gemelli in questione non abbia contratto il pernicioso morbo del protagonismo. In questo caso il Bilancia inorridisce e fugge,
perché non regge al disgusto estetico provocato da risate troppo frequenti e squillanti, da un gesticolare convulso e scomposto, da un linguaggio in cui le parolacce si sprecano. Cioè dagli eccessi con cui talvolta la Gemelli tenta di mascherare la propria timidezza, il tarlo che troppo spesso rode la serenità della nata del terzo segno. Ecco, forse il bandolo della matassa gemelliana sta proprio qui; al contrario di quanto si crede, la mercuriana è un essere fragile. E ha bisogno di qualcuno capace di tenerne conto, pur senza farglielo pesare. Per questo il Bilancia può essere la persona più adatta per risolvere il rebus. Fin dal primo momento, da quando cominciano a parlar fitto fitto di cose astratte (l’Aria incontra l’Aria) e a capirsi al volo. E allora lei, sentendosi al riparo dal pericolo di aggressioni, diventa finalmente docile e fiduciosa, mentre lui, gratificato dalla metamorfosi, si rilassa. E pian piano si dipana il gioco lieve d’una schermaglia amorosa, fatta più di illusioni che di approcci. E che loro vorrebbero protrarre all’infinito… Ecco, il limite di questo rapporto sta proprio nella difficoltà di entrambi di scendere a un livello più terrestre e concreto, perché non si può vivere tutta una vita giocando ai teneri fidanzatini di Peynet.
Ma, d’altra parte, chi dei due ha il coraggio di prendere una decisione impegnativa come quella di sposarsi? Non certo lei che, contraddittoria com’è, pur essendo innamorata, riesce a ironizzare su quella metà di se stessa che cede alla tentazione del “sempre-solo-con-te-per-tutta-la-vita”. Così, se non è lui a decidere, lei continua a tentennare. Ma il Bilancia, che pure è animato più di lei da una viva vocazione matrimoniale, avverte a tal punto l’irreversibile importanza (qui Saturno ci mette lo zampino!) di simili passi da non riuscire a districarsi nella ridda di pro e contro che la sua mente, eternamente in bilico, continua a produrre.
Allora, che dire? Forse l’ipotesi più realistica è che l’amore fra la Gemelli e il Bilancia è stupendo se è un primo, tenero, platonico amore adolescenziale. O quando, più adulto, è un rapporto breve. Effimero ed evanescente. Insomma, è qualche cosa di prezioso e, proprio per questo, estremamente fragile. Magico e precario come il volo di un aquilone.
Però, se l’aquilone riesce a mantenersi in quota, è qualche cosa di speciale. Delicato, leggero e arcano. E forse, proprio per questo, vale la pena di tentare l’impresa di farlo volare.
Paese d’origine: Myanmar (ex Birmania); Nazionalità: Francia, Gran Bretagna. Classificazione FIFe: /
Si narra che il Birmano ( o Sacro di Birmania) discenda da un’antica popolazione di gatti sacri ospitati in un tempio Khmer di Myanmar. Durante un assalto al medesimo tempio, il gran sacerdote, mentre stava in meditazione davanti alla statua della dea insieme al suo gatto bianco Sinh, venne mortalmente ferito ed il suo fedele gatto Birmano si accucciò sopra di lui rivolgendo lo sguardo alla dea. Mentre ciò accadeva, avvenne una trasformazione: il suo mantello divenne dorato e gli occhi blu zaffiro, quando si voltò verso la porta del tempio le sue zampe, il muso e le orecchie si tinsero di colore scuro della terra, ad eccezione delle zampe ancora appoggiate sul padrone morente le quali rimasero bianche candide in segno di purezza. Guidati dallo sguardo del gatto rivolto alle pesanti porte di bronzo del tempio, i monaci si precipitarono a chiuderle, salvandosi così dal saccheggio e dalla distruzione. Nello stesso tempo anche gli altri gatti del tempio subirono la stessa trasformazione trasmettendola ai loro discendenti. Sinh non abbandonò il suo padrone, e morì sette giorni dopo di lui. Quando i monaci si riunirono per eleggere il nuovo successore del Gran sacerdote videro accorrere tutti i gatti del tempio. Da ciò deriva il nome della razza, Gatto Sacro di Birmania. I primi esemplari comparsi in Europa furono una coppia giunti in Francia nel 1918. In segno di riconoscimento a un signore francese, i monaci Kittahs gli inviarono due dei preziosi e rari gatti Birmani, da loro stessi allevati e ritenuti sacri. Il maschio morì durante il viaggio, mentre la femmina, partita dal tempio già gravida partorì a Nizza la sua cucciolata, da cui ebbe origine l’intera razza. Dopo l’ultima guerra mondiale la razza fu vicina all’estinzione, in tutto il mondo rimasero solo due coppie, e da queste si partì per ottenere il riconoscimento ufficiale, ottenuto nel 1966.
Aspetto generale
Il Birmano è un gatto di medie dimensioni, di ossatura robusta col corpo leggermente allungato. I maschi sono generalmente più grandi ed hanno la zona della gorgiera più possente e la testa più massiccia rispetto alle femmine. La gorgiera è meno evidente in estate e in giovane età. Ha un portamento elegante e due magnetici occhi blu zaffiro. Di aspetto imponente, col suo lungo pelo, si aggiunge un tocco di classe con le zampe guantate di un colore bianco candido. Il netto contrasto tra le estremità scure e il corpo chiaro lo legano al Siamese. In sintonia con l’aspetto maestoso, il Gatto Sacro di Birmania ha un carattere mite e tranquillo. Rispetto ai gatti a pelo lungo, esso matura presto e le femmine spesso vanno in calore a sette mesi d’età. Il suo mantello è più setoso al tatto rispetto quello del Persiano, ma è rispettivamente meno folto. A causa della mancanza di un folto sottopelo soffre il freddo, bisogna stare attenti quindi alle temperature rigide e alle correnti d’aria. Ha una forte e spiccata personalità. Ama parlare più che con la voce con gli occhi, gli sguardi e con tutto il suo corpo. In alcune linee tendono a manifestarsi forme di debolezza degli arti posteriori o di ostruzione nasale, che obbliga l’animale a respirare con la bocca.
Carattere
Curioso e affettuoso, alla apparenza distaccato, quasi fosse pienamente consapevole delle sue origini mistiche. Ha un temperamento attivo e reattivo, è un gatto poco vocale, con un miagolio flebile. Molto socievole e raramente aggressivo. Ama la tranquillità e la quiete e non sopporta confusione. Per questo tollera poco la compagnia di bambini vivaci e di altri animali, si comporta con molta riservatezza con gli estranei. Adatto alla vita di appartamento, ma può essere lasciato libero di uscire in giardino, dove si divertirà ad arrampicarsi su alberi, senza alcun rischio di rovinare il mantello. Sopporta alcune ore di solitudine, ma in caso di assenze prolungate è preferibile garantirgli la compagnia di un suo simile. I gattini sono molto attivi ed esuberanti, amano giocare fino allo sfinimento, comportamento questo che avranno anche da adulti. I maschi adulti tendono a ricercare la compagnia dell’uomo più dei loro simili di sesso femminile. A differenza di altri gatti, è molto attaccato al suo padrone, lo amano, lo seguono, lo cercano continuamente. Hanno bisogno delle sue attenzioni e della sua compagnia. Non è adatto a persone che cercano un gatto “soprammobile”, ma è l’ideale per quelli che vogliono trovare in un gatto un amico, da vivere a pieno, un compagno con cui dialogare e giocare.
Nonostante abbia un pelo lungo e sottile, la pelliccia setosa si toeletta facilmente perché dotato di poco sottopelo. Una o due spazzolate settimanali sono sufficienti per mantenerlo in forma. Durante il periodo di muta le spazzolate devono essere più frequenti, almeno una volta al giorno, agendo sia nel verso del pelo che contropelo, ma comunque i nodi sono rari. Il pelo del Birmano è molto fine per cui è necessario non essere troppo energetici per evitare di strapparlo, le spazzolate lenti e ritmiche diventano in questo modo un momento di relax. I guanti bianchi devono essere sempre mantenuti puliti e privi di macchie lavandoli regolarmente, asciugandoli con attenzione e applicando del borotalco, in secondo tempo strofinare il pelo con una spazzola, in modo da lasciare le parti bianche perfettamente pulite e senza macchie.
Birmano Seal point a otto mesi – Maschio di Birmano Red point (foto www.birmans.it)Cucciolo di Birmano Blue point (foto www.birmans.it)
Varietà di colore
Può presentarsi nelle tonalità: Seal point (un marrone molto scuro), Blu point, Chocolate point, Lilac point (un marrone chiaro), Red point e Cream point. Oltre ai colori puri del mantello esistono le varianti: Tabby point, una lieve striatura che si fonde al colore base, che può essere Seal, Blu, Chocolate, Lilac, Red o Cream point; Tortie point, una maculatura generale del mantello incrociata con il colore Red, il colore di base può essere Seal, Blu, Chocolate o Lilac point; Torie Tabby point, caratteristica che si ottiene con l’unione delle due varietà precedenti, avendo come colore di base il Seal, Blu, Chocolate o Lilac point. Quando i gatti sono ancora cuccioli il colore e la maschera sul muso sono molto tenui. Crescendo la pigmentatura diviene molto evidente e la maschera copre praticamente tutto il muso e le parti interessate.
Standard
Categoria: si può presentare a Pelo lungo o Semilungo. Corporatura: di media struttura. Corpo: Lievemente allungato e robusto, di tipo Stocky. I maschi devono essere più massicci delle femmine. Il colore del corpo, e del ventre è guscio d’uovo molto pallido; il dorso è beige dorato in tutte le varietà esistenti. Mantello: è setoso, morbido, lungo o semilungo con poco sottopelo. Il pelo è corto sul muso, si allunga gradualmente sulle guance e diventa lungo e folto formando la tipica gorgiera, sul dorso e sui fianchi rimane lungo, sulle zampe si accorcia leggermente ed infine tra i polpastrelli si formano dei ciuffi di pelo più lungo. Si presenta lievemente riccio sullo stomaco. Testa: cranio forte, vasto ed arrotondato. La testa ha una forma data da una ossatura piuttosto robusta, la fronte è leggermente arrotondata, le guance sono piene. Presenta un leggero stop, ed ha un profilo leggermente arrotondato. La maschera che presenta sul muso fa parte dei points colorati del Birmano, essa incornicia occhi, guance e bocca, al centro il tartufo. Ha forma romboidale ed è nettamente staccata dai points delle orecchie. Occhi: di forma non troppo arrotondata, leggermente ovale, di color Blu zaffiro intenso. Naso: proporzionato alla testa, di lunghezza media. Nel profilo è di tipo romano. Esso comincia appena sotto gli occhi. Orecchie: di media grandezza, poste leggermente inclinate e rivolte in avanti, ben distanziate. Le punte sono arrotondate. Mento: vigoroso, forte e ben sviluppato. Con la mascella più bassa forma una linea perpendicolare con il labbro superiore. Arti: robusti e corti. Piedi: grandi e rotondi. I polpastrelli solitamente sono di color rosa. La caratteristica di questa razza è il guantaggio, ossia le dita di tutte le zampe hanno la pelliccia di colore bianco candido. Il bianco, nei piedi anteriori si deve arrestare superiormente all’articolazione ed inferiormente nella zona tra le dita e il metacarpo. Il bianco può essere leggermente più alto nelle zampe posteriori. Nella fascia plantare delle zampe posteriori i guanti terminano a punta. I guanti devono essere di uguale lunghezza e simmetrici. Nella fascia plantare delle zampe posteriori i guanti terminano a punta. Coda: di media lunghezza, la forma è a pennacchio. Solitamente viene tenuta verso l’alto, ondeggiando ad ogni passo. Il pelo è molto folto ma non si annoda. La coda ha punta arrotondata. Penalità: aree bianche che non si estendono sulle parti anteriori dei piedi secondo una linea uniforme; assenza di guanti bianchi su qualsiasi piede; ombreggiatura bianca sul ventre e sul petto; zone di color bianco puro alle estremità, eccetto i piedi; testa assomigliate al Siamese o al Persiano; occhi strabici; numero errato di points; presenza di macchie sul corpo; fragile struttura ossea; guantaggio fuori standard.
Affinità di coppia del segno dei Gemelli con gli altri segni – Vergine
Gemelli-Vergine
Lui non brilla per fedeltà
Entrambi mercuriani, nati in un segno mobile, l’uno e l’altra non brillano per fedeltà. Ma lei si accontenta spesso d’imbastire qualche flirt, mentre lui, con quell’aria tranquilla e razionale, coltiva evasioni ben più furtive, frequenti e sostanziose.
Ma la Gemelli che cosa vuole dalla vita? Dipende da tanti elementi, compreso il tipo d’ispirazione che provoca in lei chi la sta interrogando sull’argomento. In proposito lei dice un sacco di cose contraddittorie, tutte contenenti almeno un pizzico di verità. Perché è una mercuriana di un segno mobile e d’Aria e quindi non è colpa sua se la realtà continua a cambiare faccia e ad avere in sé qualcosa d’astratto anche quando sembra concreta.
Per esempio, mettiamo che le succeda qualcosa di reale come forare una gomma. Questo è un fatto. Ma la sua portata e il suo significato da che cosa dipendono se non dall’azione combinata delle circostanze che fanno da sfondo al fenomeno-gomma-a-terra? Perché se non c’è niente di importante in ballo, può essere addirittura divertente giocare alla donna indifesa che, bloccata in mezzo alla strada, s’affida all’aiuto dei passanti per poter ripartire.
Ma, se, per esempio, l’auto sta correndo verso l’appuntamento con l’ultimo grande amore o col megamanager che avrebbe potuto risolvere con un bel contratto tutti i problemi, allora i nervi saltano!
Quindi, se anche un episodio concreto come una gomma a terra diventa così opinabile rispetto alla sua portata soggettiva, che senso può avere il tentativo di stabilire principi e piani esistenziali definitivi? Nessuno. Per coerenza, la Gemelli dovrebbe anche astenersi da aspirazioni sentimentali che non siano basate sul vivere alla giornata. Però lei non dice di voler essere coerente, quindi ha diritto di dire che vorrebbe trovare qualcuno con i piedi ben piantati per terra.
E uno che potrebbe rispondere ai requisiti i sarebbe. Forse. Ed è il Vergine.
Ma deve essere Vergine-non-troppo-Vergine, cioè corretto da sostanziose valenze leonin-bilancine. Così la sua razionalità mercuriana non rischia di paralizzarsi in pedanti minuzie terrestri. E, pur senza smarrire la strada d’un solido realismo, può imboccare un cammino creativo o decollare verso le alte sfere dell’astrazione. Allora sì che la Gemelli con lui sta proprio bene. Perché trova un interlocutore dall’intelligenza acuta quanto la sua e, forse, più attento e agguerrito di lei sul piano dialettico. E, oltre a tutto, anche formidabile alleato per un eventuale sodalizio intellettual-professionale.
Ma attenzione, se la Gemelli incontra un Vergine di questo tipo e crede d’essere arrivata definitivamente in porto, si sbaglia. Perché anche lui, per quanto terrestre, è pur sempre un mercuriano nato in un segno mobile. E allora non si deve credere ciecamente alle parvenze abitudinarie e tranquille del suo modo di fare. Bisogna stare sempre all’erta. Perché lui è capacissimo di mimetizzarsi dietro le spoglie del grigio travet per il solo fatto che è scientificamente accertato che, quando meno si destano sospetti, tanto più si conquista il privilegio di potersi dedicare indisturbati a pratiche sospette. Perciò, sollecitato da curiosità mercuriana, combinata a volubilità e a un certo corposo materialismo terrestre, lui non è affatto restio a pluralistiche pratiche sentimental-erotiche.
E così, mentre lei si accontenta di imbastire con altri qualche flirt tutto sommato innocente, lui è capace di spingersi molto più in là con regolarità pressoché sistematica. Quando la Gemelli lo scopre, non s’abbandona a furiose scenate di gelosia. Reagisce facendosi scudo del distacco critico, ma in realtà si sente sopraffare dall’insicurezza. Cioè da una delle caratteristiche gemelliane forse meno conosciute ma certo più insidiose, specie quando l’interessata si dibatte in situazioni critiche. Infatti, proprio per questioni d’insicurezza, le capita di darsi per vinta al primo ostacolo.
In questo caso specifico, per salvarsi le basterebbe in fondo molto poco. Solo mettere a punto un ragionamento elementare: lui potrà anche essere stato colto in flagrante reato d’infedeltà, ma rimane comunque un terrestre dalle idee molto chiare. Se ha scelto lei come legittima, l’ha certamente fatto perché lei gli andava proprio bene. E questo dovrebbe convincerla a dare una prova di maturità, scegliendo di affrontare con lui il problema dell’infedeltà, invece di cedere all’impulso della fuga.
Affinità di coppia del segno dei Gemelli con gli altri segni – Leone
Gemelli-Leone
Sesso amore e fantasia
La figlia di Mercurio sa solleticare con malizia discreta il narcisismo dell’alunno del Sole. Allora lui che è sessualmente un po’ pigro, si risveglia e la premia con una vitalità travolgente.
Dicono che la Gemelli sia tagliata per il flirt e non per le storie definitive. In un certo senso è vero, ma solo perché gli uomini, se credono di aver conquistato una donna, diventano terribilmente prevedibili.
Quando la Gemelli vede il suo uomo imboccare questa soporifera china si dilegua. E ricomincia a guardarsi intorno, sperando di trovare la mosca bianca: vale a dire un uomo intelligente con qualche quarto di follia creativa, come un pesci sotto il dominio di Giove (quelli dominati da Nettuno sono troppo introversi).
Insomma, non è facile conquistare una Gemelli. Anche perché lei, se ha deciso di non farsi accalappiare o di tagliare la corda, diventa l’essere più sfuggente che si possa immaginare. Poco passionale nel senso comune del termine, la Gemelli s’innamora prima di tutto col cervello: l’affascina l’uomo forte capace d’incuterle un pizzico di soggezione con l’originalità del pensiero.
Un Leone puro, che purtroppo nella casistica astrologica risulta piuttosto raro, ha le carte in regola per far capitolare la Gemelli e ridurla, se non alla monogamia stretta, almeno alla fedeltà affettiva. Ma anche lei ha ottime possibilità di fare breccia nei sentimenti leonini, perché sa amare senza sottomettersi completamente. Il Leone è uno strano animale che vive in funzione del potere, ma si disinteressa ben presto a chi gli si arrende senza opporre resistenza, al contrario del Capricorno, che non ama i ribelli.
In definitiva, se il Fuoco leonino è attizzato dalla sbarazzina Aria gemelliana, nasce una bella vampata sentimentale che può anche durare a lungo. E resistere a cali d’intensità che coincidono per lo più con piccole, reciproche infedeltà.
Poi i due tornano all’ovile senza il minimo senso di colpa e ricominciano a giocare nell’intimità un gioco che non li delude mai.
Lei nutre con la sua fervida fantasia la sottile schermaglia dei preliminari. Come una gatta astuta e imprevedibile, stuzzica e coinvolge. Mentre asseconda il narcisismo del partner con parole dette nel modo e al momento giusto, solletica i suoi punti deboli con malizia discreta, senza insistere troppo. Allora il Leone che, anche se non ama sentirselo dire, è sessualmente un po’ pigro, stimolato dal desiderio si risveglia dalla compiaciuta contemplazione di sé. E la premia con lo splendore d’una vitalità che, quando esplode, travolge.
La coppia Gemelli-Leone è una delle più affiatate, perché questi due segni riescono a ravvivare il loro accordo sessuale con creatività e fantasia.
Magari non vivono questo aspetto del rapporto con la visceralità passionale di altre coppie zodiacali, come quella formata da una Toro e uno Scorpione. Ma in compenso la interpretano con un’allegria giocosa che ignora i tabù e può permettersi serene e stimolanti incursioni nell’inconsueto.
E poi ci sono altri due particolari importanti che contribuiscono a cementare l’unione.
Il primo è costituito dal successo che solitamente ammanta un vero Leone: la Gemelli, si sa, apprezza molto questo aspetto leonino, perché è ammalata di protagonismo. Il secondo particolare deriva dal primo: chi ha successo normalmente dispone anche di parecchio denaro e alla Gemelli ne serve molto.
E bisogna ammettere che il Leone (quello di rango) è assai tollerante nei confronti di questo difetto gemelliano che ad altri risulta assolutamente insopportabile. E se due riescono a incastrare i reciproci difetti in un puzzle coerente, tanto basta. E’ quello che abitualmente succede alla coppia Gemelli-Leone fino alle soglie della mezza età.
Qui di solito cominciano i guai, perché questi due brillanti protagonisti assorbono molto male i colpi inferti dal tempo che passa. Quando diventa sempre più difficile reggere ai ritmi serrati della vita mondana, si sentono terribilmente infelici e inutili. Se poi, a complicare il tutto, interviene anche qualche défaillance sessuale, la faccenda diventa particolarmente grigia e può sfociare anche nella rottura definitiva.
Che diventa inevitabile se uno dei due (o entrambi) incontra una persona giovane che l’aiuta a illudersi sulle possibilità di recuperare in extremis lo smalto di un tempo.
Affinità di coppia del segno dei Gemelli con gli altri segni – Cancro
Gemelli-Cancro
Sono due eterni bambini.
Il fantasioso alunno della Luna e l’ironica figlia di Mercurio si divertono moltissimo insieme, specie se hanno soldi e successo. Ma se la sorte non sorride, tanto meno sorride lui, che si sente perseguitato. E lei, che ha bisogno di allegria, la cerca altrove.
Se lui è un Cancro-tutto-acqua e lei una Gemelli-tutta-Aria, no, no e poi no. Manco si vedono. O si vedono come amici, compagni di brigata. Addirittura, se vanno in gita, possono arrivare a condividere lo stesso letto senza avvertire il minimo formicolio erotico; preferiscono giocare a cuscinate o allearsi per giocare, nottetempo, qualche tiro ai danni del più suscettibile e dormiglione della compagnia. Poi, tornati a cuccia, si fanno un mucchio d’incontenibili risate riraccontandosi nei minimi particolari tutta la scena della burla: così tirano l’alba. Una cosa che piace moltissimo a entrambi. A lei perché adora tutto quello che sa di trasgressione dalle norme e a lui perché, ovvio per un lunare, nella notte ritrova la sua dimensione ideale.
Ma se capita (ed è meno infrequente di quanto si possa pensare) che lui abbia, per esempio, un critico, ironico Mercurio nei Gemelli e lei una tenera, sentimentale Venere nel Cancro, le cose, fra loro, possono prendere una piega molto diversa. La loro complicità diventa più profonda. E, pur mantenendo il suo carattere giocoso, li conduce su un piano d’intimità intellettuale ed emotiva che ben presto rivela inequivocabili caratteri sentimentali. Ma è un’evoluzione graduale e impercettibile, di cui gli interessati non si accorgono fino all’ultimo. Mentre a chi li circonda non sfugge che il loro tenersi per mano è sempre meno fraterno. E il loro guardarsi negli occhi sempre più languido. Insomma, fra questi due l’amore nasce senza cacce né guerre. Senza rincorse né fughe. Il fatto è che, anche da adulti, la Gemelli e il Cancro rimangono sempre un po’ bambini. Magari imprevedibili e bizzosi, ma anche candidi.
Ecco, il problema è questo: che prospettive ha questo amore di reggere agli urti di una realtà disseminata d’insidie? Dipende soprattutto dal denaro. Perché se hanno la fortuna di poter contare su famiglie dal patrimonio cospicuo, non c’è da preoccuparsi: il conto in banca può reggere ai continui attentati inferti dal tiro incrociato dell’allegra incoscienza gemelliana e dell’imprevedibile fantasia cancerina. Senza contare che questa strana coppia d’eterni bambini può arrivare a fare addirittura faville professionali, se parte da un bisogno di guadagnare relativo. Allora il lavoro diventa una specie di gioco. E, siccome il gioco sviluppa la creatività, ecco che loro diventano dei veri vulcani d’idee originali. Quindi redditizie.
Invece, se i due fossero relegati in un ufficio è costretti al tran tran da pratiche sempre uguali e dall’orario fisso, si romperebbe fra loro ogni incanto. Lui cadrebbe in depressione diventando ombroso e suscettibile e lei, infelice preda di nervosismo da claustrofobia, non sarebbe certo in grado di aiutarlo. Anzi, si sentirebbe perseguitata da una sorte ria dovendo subire, oltre alla condanna della routine, anche la vicinanza di un uomo che, invece d’aiutarla a divertirsi almeno durante il tempo libero, la opprime con bronci perpetui.
Il fatto è che lui, in simili frangenti, vorrebbe trovare in lei una specie di mamma dolce e comprensiva. E lei vorrebbe che lui si trasformasse in una specie di magico papà, capace d’inventare, per distrarla, una variopinta girandola di divertimenti. Invece va a finire che lei ironizza sulle paturnie cancerine e lo perseguita con un sistematico spirito di contraddizione. Il disordine che intanto dilaga nella loro casa è direttamente proporzionale alla crisi del rapporto.
Allora, mentre lui impiega il tempo libero davanti al televisore, sprofondato nella sua poltrona, con accanto una pila di giornali e un bicchiere di latte, lei si attacca al telefono. Affaccendata a riannodare i legami delle amicizie che, negli ultimi tempi, aveva trascurato. Riaccolta a braccia aperte da chi sentiva nostalgia della sua verve, si ritrova, in men che non si dica, al centro d’un turbinio d’inviti che la costringono a uscire di casa sempre più spesso. Ricomincia a divertirsi, a farsi corteggiare. E si butta alle spalle il peso delle lune cancerine.
Ma un giorno, tornando a casa, ha la sensazione che in casa ci sia un non so che di strano. Poi capisce di che cosa si tratta: lui non c’è più.