Miti – Saghe e Leggende

Miti della distruzione

Dal libro della Genesi – il diluvio universale –

Vide pertanto il Signore che la malvagità degli uomini sulla terra era grande e che le aspirazioni dei pensieri del loro cuore erano volte di continuo al male, e il Signore si pentì d’aver fatto l’uomo sulla terra, se ne dolse nel suo cuore e disse: “Sterminerò dalla faccia della terra l’uomo che ho creato, dall’uomo fino agli animali domestici, fino ai rettili e fino agli uccelli del cielo, perché sono pentito di averli fatti”. Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore.

Questa è la storia di Noè.

Noè fu uomo giusto e intemerato fra i suoi contemporanei; Noè inoltre camminò con Dio. E Noè generò tre figli: Sem, Cam e Iafet.

Ora, la terra era corrotta davanti a Dio, anzi la terra era ripiena di ogni violenza. Dio vide dunque la terra ed ecco che era corrotta; infatti ogni carne aveva depravato la sua condotta sulla terra. Perciò disse a Noè: “La fine di ogni carne è giunta davanti a me, perché la terra, per cagion loro, è piena di violenza; ed ecco, io li sterminerò insieme alla terra. Fatti un’arca di legname resinoso; falla a piccole celle e spalmala di bitume di dentro e di fuori. Ed ecco come la devi fare: la lunghezza dell’arca sarà di trecento cubiti, la sua larghezza di cinquanta cubiti e la sua altezza di trenta cubiti. Darai luce all’arca su in alto ad un cubito dal tetto e da un suo lato metterai la porta dell’arca; farai poi i piani, uno in basso, un secondo ed un terzo. Ed ecco, io manderò sulla terra il diluvio delle acque, per distruggere ogni carne che ha alito vitale sotto il cielo; tutto ciò che è sulla terra perirà. Ma con te farò un patto; entrerai pertanto nell’arca, tu e i tuoi figli, tua moglie e le moglie dei tuoi figli con te. Inoltre, di ogni vivente, di tutto ciò che è carne, ne farai entrare nell’arca una coppia di ogni specie, per conservarli in vita con te: saranno maschio e femmina. Degli uccelli secondo la loro specie, degli animali domestici secondo la loro specie, di tutti i rettili della terra secondo la loro specie, una coppia di tutti verranno da te, per essere conservati in vita. Tu poi prenditi ogni sorta di cibo che si mangia e portalo con te: servirà a te e a loro di nutrimento”. E Noè eseguì tutto quello che Dio gli aveva comandato. Così fece.

Quindi il Signore disse a Noè: “Entra nell’arca tu e tutta la tua famiglia, perché ti ho visto giusto davanti a me, in mezzo a questa generazione. Di tutti gli animali domestici puri ne prenderai sette paia, un maschio e la sua femmina; invece degli animali domestici che non sono puri, un paio, un maschio e la sua femmina, inoltre, degli uccelli del cielo, sette paia, maschio e femmina, per conservare in vita la razza sulla faccia di tutta la terra. Infatti, fra sette giorni io farò piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti e sterminerò dalla faccia della terra tutti gli esseri che ho fatto”. E Noè eseguì tutto ciò che il Signore gli aveva comandato.

Ora Noè aveva seicento anni quando venne sulla terra il diluvio delle acque. Noè dunque insieme ai suoi figli e a sua moglie e alle mogli dei suoi figli, entrò nell’arca prima delle acque del diluvio. Degli animali domestici puri e degli animali domestici che non sono puri, degli uccelli e di tutto quello che striscia sulla terra, una coppia entrò nell’arca con Noè, un maschio ed una femmina, come Dio aveva comandato a Noè. E’ avvenne che in capo a sette giorni le acque del diluvio inondarono la terra. Nell’anno seicentesimo della vita di Noè, il diciassette del secondo mese, in quel giorno si ruppero tutte le fonti del grande abisso e si aprirono le cateratte del cielo e la pioggia cadde sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti. In quel giorno appunto Noè e i suoi figli, Sem, Cam e Iafet, la moglie di Noè e le tre mogli dei suoi figli entrarono nell’arca, loro e tutti gli animali selvatici secondo la loro specie, tutti gli animali domestici secondo la loro specie, ogni rettile che striscia secondo la sua specie e tutti gli uccelli secondo la loro specie, cioè tutti i volatili di ogni ala. Vennero dunque a Noè nell’arca due a due di ogni carne in cui è il soffio di vita; e quelli che vennero erano maschio e femmina d’ogni carne, come Dio gli aveva comandato. Il Signore poi chiuse l’arca dietro di lui. E per quaranta giorni sulla terra ci fu il diluvio e le acque aumentarono e sollevarono l’arca, la quale si alzò al di sopra della terra.

Le acque dunque si rinforzarono ed aumentarono grandemente sulla terra e l’arca galleggiava sulla superficie delle acque. Le acque infatti si rinforzarono oltremodo sopra la terra e ricoprirono tutti i più alti monti che sono sotto il cielo. Le acque si innalzarono quindici cubiti al di sopra, perciò ricoprirono i monti. Allora perì ogni carne che si muove sulla terra, quella degli uccelli, degli animali domestici, degli animali selvatici e di tutti i rettili che strisciano sopra la terra e ogni uomo. Tutto quanto ha alito vitale nelle proprie narici fra tutto ciò che è sulla terra asciutta morì. Fu così sterminato ogni essere esistente sulla faccia della terra, dall’uomo agli animali domestici, ai rettili e agli uccelli del cielo; tutto fu dunque sterminato sulla terra; rimase solo Noè e coloro che erano con lui nell’arca. E le acque rimasero alte sopra la terra per centocinquanta giorni

Da La Bibbia concordata, Mondadori

Miti, Saghe e leggende – dal Libro della Genesi – Il racconto della Creazione

Il racconto della creazione

In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.

Dio disse: “Sia la luce!”. E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.

Dio disse: “Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque”. Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che sono sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.

Dio disse: “Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un solo luogo e appaia l’asciutto”. E così avvenne. Dio chiamò l’asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona. E Dio disse: “la terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie”. E così avvenne: la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie, e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno.

Dio disse: “Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da  segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra”. E così avvenne: Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte e le stelle. Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: quarto giorno.

Dio disse: “Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo”. Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. Dio li benedisse: “Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra”. E fu sera e fu mattina: quinto giorno.

Dio disse: “La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie”. E così avvenne: Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. E Dio disse: facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”.

Dio creò l’uomo a sua immagine;

a immagine di Dio lo creò;

maschio e femmina li creò.

Dio li benedisse e disse loro:

“Siate fecondi e moltiplicatevi,

riempite la terra;

soggiogatela e dominate

sui pesci del mare

e sugli uccelli del cielo

e su ogni essere vivente,

che striscia sulla terra”.

E Dio disse: “Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero su cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde”. E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.

Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Allora Dio nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto. Queste le origini del cielo e della terra, quando vennero creati.

da La Sacra Bibbia, Cei