Napoli – Antichi Mestieri

I venditori di acqua sulfurea – 1

Napoli non ha acque sorgive fuorché le minerali: i suoi fonti sebezi in questi campi flegrei sparvero, o inaridirono, ma gli acquidotti dalla Bolla e dal Carmignano provvedono abbondantemente la vasta città, che diconsi l’acque de’ formali; e l’acque piovane che si raccolgono nelle cisterne, benché d’inferior qualità, servono a dovizia agli usi della vita. L’acque che hanno l’onore di empire le regie tazze e quelle de’ grandi sono l’acque del Leone di Posillipo, di San Pietro Martire, di San Paolo e l’acqua Aquilia al Mandracchio; ma nella stagione estiva il popolo capriccioso tempra gli ardori della canicola con la freschezza dell’acqua sulfurea, sia per lusso, o per necessità, non v’è persona e sia la più misera plebea che non imprenda a guarirsi d’ogni malore con l’acqua sulfurea, panacea generale come l’idropatia alemanna.

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Monumenti di Napoli

IL PORTO, L’ARSENALE E I “SEDILI” – 4

La città era amministrativamente organizzata in “sedili” piccoli edifici a pianta quadrata, coperti a cupole, con annesso un ambiente per riunioni ristrette. In tali strutture si riunivano i rappresentanti della nobiltà – ai quali, in un secondo momento, si aggiunsero quelli del popolo – che rappresentavano tutta la città, divisa in ventinove “ottine”. Essi venivano eletti presso la Corte nelle singole circoscrizioni, mentre l’assemblea del sedile eleggeva il Capitano della Piazza. Tale organizzazione, che risale al 1268, conferma una sostanziale continuità rispetto alle precedenti dominazioni, cartatterizzate da analoghe strutture organizzative.

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Buon Sabato 11 Giugno 2022

Il Sole sorge alle 5:24 e tramonta alle 20:36

La Luna cala alle 1:14 e si eleva alle 13:51

San Barnaba apostolo

Santo Patrono di Chioggia

Santo Patrono di Marino

Barnaba deriva dall’aramaico bar-nehamab e significa figlio della consolazione.

  • Chi ‘a tene d’oro e chi ‘a tene ‘argiènto; io ‘a tengo ‘e chiùmmo e nun fa niente.
  • Chi nasce affrìtto mòre scunzulàto.
  • ‘O diàvulo nun è accussì brutto comme se pitta.
  • Maro a chi mòro e Paraviso nun trova, ca chi resta se cunzola.
  • san Barnaba, apostolo;
    • san Massimo, vescovo di Napoli;
    • san Remberto, vescovo di Amburgo e di Brema;
    • beato Bardone, abate e poi vescovo di Magonza;
    • sant’Aleide, vergine cistercense;
    • san Parisio, sacerdote camaldolese;
    • beata Iolanda, badessa clarissa di Gniezno;
    • beato Stefano Bandelli, sacerdote domenicano;
    • san Giovanni da San Facondo González de Castrillo, sacerdote agostiniano;
    • santa Maria Rosa Molas y Vallvé, vergine, fondatrice delle Suore di Nostra Signora della Consolazione;
    • santa Paola Frassinetti, vergine, fondatrice delle Suore di Santa Dorotea;
    • beata Maria del Sacro Cuore Schininà, vergine, fondatrice delle Suore del Sacro Cuore.

L’11 giugno del 1423 Alfonso V d’Angiò si impadronisce della città ed assume il titolo di Vicerè.

L’11 giugno del 1904 muore, a soli 28 anni, Vincenzo Russo, autore di numerose belle canzoni (Io te vurrìa vasà, Torna maggio, etc.).

L’11 giugno del 1922 viene approvata la Legge per la protezione del paesaggio di Napoli, proposta in Parlamento da Benedetto Croce.

L’11 giugno del 2002 il Congresso degli Stati Uniti, con la risoluzione 269, riconosce ufficialmente il fiorentino Antonio Meucci come inventore del telefono (e non Alexander Graham Bell).

Il proverbio del giorno: avere le mani in pasta.

BOCCACCIO, NAPOLI E IL “DECAMERON” – 17

LE AVVENTURE PARTENOPEE DI ANDREUCCIO

NOBILTA’, CRUDELTA’ E ASTUZIE IN TERRA NAPOLETANA – 6

Con un gesto di magnanimità regale, infine, si chiude la novella sesta della giornata decima, in cui “il re Carlo Vecchio, vittorioso, d’una giovinetta innamoratosi, vergognandosi del suo folle pensiero, lei è una sua sorella onorevolmente maritata”. Si tratta di un chiaro attestato della simpatia del Boccaccio per il re Angioino, “per la cui magnifica impresa e poi per la gloriosa vittoria avuta del re Manfredi furon di Firenze i Ghibellin cacciati e ritornaronvi i Guelfi”.

FINE

Monumenti di Napoli

IL PORTO, L’ARSENALE E I “SEDILI” – 4

Altri provvedimenti degli Angioini riguardarono la sistemazione delle fogne, l’irreggimentazione dei corsi d’acqua di carattere torrentizio, il lastricamento delle strade cittadine con basoli e con mattoni di cotto, l’eliminazione delle “perciate” e delle tettoie.

Uno sviluppo edilizio analogo a quello del largo delle Corregge, anche se di minori proporzioni, si ebbe nella zona di Carbonara, teatro di giostre e giochi, dove, contemporaneamente al sorgere di nuove chiese. Carlo II fece costruire un palazzo per la Corte, che vi si recava in occasione degli spettacoli, nonché un regio ospizio, nel quale si ritirò negli ultimi anni di vita.

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Buon Venerdì 10 Giugno 2022

Il Sole sorge alle 5:24 e tramonta alle 20:35

La Luna cala alle 0:54 e si eleva alle 12:46

Beato Enrico di B.

Santa Margherita

Santo Patrono dell’Aquila

Santo Patrono di Crema

Santa Faustina di Cizico martire

Sant’Asterio vescovo

Asterio questo santo è da invocare contro le cadute.

  • ‘O ccadè fa ‘mparà a sòserse
  • Si se cade e se sòsa nun se chiamma caduta

San Massimo

ducia

Santa Diana vergine

Diana nome della Dea romana della caccia

  • Chi va apprièsso all’aucièllo lassa ‘e figlie puverielle.
  • Fa’ una botta ddòje fucètole.

(fare due profitti contemporaneamente come un cacciatore che con un sol colpo riesce ad ammazzare due beccafichi.

  • san Censurio, vescovo di Auxerre;
    • san Landerico, vescovo di Parigi;
    • sant’Itamaro, vescovo;
    • san Bogumilo, vescovo di Gniezno;
    • beata Diana degli Andalò, vergine, fondatrice del monastero domenicano di Sant’Agnese;
    • beato Enrico da Bolzano;
    • beato Giovanni Dominici, domenicano, vescovo di Ragusa;
    • beati Tommaso Green e Gualtiero Pierson, certosini, martiri;
    • beato Edoardo Poppe, sacerdote.

Il 10 giugno del 1952 Luigi Einaudi inaugura la ricostruita Mostra d’Oltremare.

Il proverbio del giorno: pancia piena non crede al digiuno. (‘o sazio nun crere ‘o riuno)

BOCCACCIO, NAPOLI E IL “DECAMERON” – 16

LE AVVENTURE PARTENOPEE DI ANDREUCCIO

NOBILTA’, CRUDELTA’ E ASTUZIE IN TERRA NAPOLETANA – 5

La novella sesta della giornata terza sembra riproporre una delle protagoniste della “Caccia di Diana”. Caterina Sighinolfi, moglie di Filippello Sighinolfi, per la quale viene usato lo stesso vezzeggiativo di Catella e alla quale Riccardo Minutolo tende per amore un piacevole tranello. I Minutolo erano, nel Trecento, possessori di uno dei bagni presso i quali “molte brigate di donne è di cavalieri, secondo l’usanza de’ napoletani” andavano a diportarsi a liti del mare e a a desinarvi e a cenarvi: qui Ricciardo riesce finalmente a convincere Catella a godere con lui.

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Monumenti di Napoli

IL PORTO, L’ARSENALE E I “SEDILI” – 3

L’ampliamento dell’Arsenale comportò la realizzazione di una nuova strada costiera “a contrata seu loco ipso portus Pisani usque ad Moricinum secus mare”. Su tale nuova arteria confluivano le vie provenienti dal molo dei provenzali, dalle logge dei pisani e dei genovesi, dal borgho Catalano e dal mercato: erano assi ricavati il più delle volte dagli antichi fossati, ai quali afferiva una rete di viuzze secondarie dall’andamento irregolare, che collegavano le nuove strade con il tessuto preesistente.

Dopo il maremoto del 1243 furono ulteriormente rinforzate le strutture portuali, che vennero sistemate più razionalmente in borghi lungo la costa, assegnando ad ogni comunità un’area ben precisa.

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Buon Giovedì 9 Giugno 1922

Il Sole sorge alle 5:24 e tramonta alla 20:35

La Luna cala alle 0:31 e si eleva alle 11:39

Sant’Efremo dottore e vescovo

Santo Patrono di Andria

Efrem deriva dall’ebraico e significa “che possa crescere bene”.

  • Crescere a uno ‘int’  ‘a vammàce.

San Primo martire

Primo di ovvio significato.

  • Se mette sempe ‘ncòppa, comm’  ‘o cerasièllo!

(si dice di chi vuole primeggiare ad ogni costo ed in qualsiasi occasione)

San Feliciano martire

  • sant’Efrem, diacono e dottore della Chiesa;
    • santi Primo e Feliciano, martiri;
    • san Diomede, martire;
    • san Vincenzo, martire;
    • san Massimiano, vescovo di Siracusa;
    • san Columba, sacerdote e abate di Iona;
    • san Riccardo, vescovo di Andria;
    • beato Roberto Salt, monaco certosino e martire;
    • san Giuseppe de Anchieta, sacerdote gesuita;
    • beato Giuseppe Imbert, sacerdote gesuita e martire;
    • beata Anna Maria Taigi, madre di famiglia, terziaria trinitaria.

Il 9 giugno del 1889 F. Russo ed il Cap. Spelterini effettuano una ascensione in pallone raggiungendo i 3600 metri di altezza.

Il 9 giugno del 1978 Giovanni Leone si dimette da Presidente della Repubblica.

Il 9 giugno del 1983 il complesso della Gajola a Posillipo, valutato intorno ai 10 miliardi delle nostre care vecchie lire, viene messo all’asta ed aggiudicato alla regione Campania per 770,0 milioni (sempre di vecchie care lirette).

Il 9 giugno del 1984 riprende il processo d’appello del 3° troncone della Nuova Camorra Organizzata che vede, accanto ad Enzo Tortora (accusato ingiustamente da falsi pentiti e sbattuto in prima pagina da giudici frettolosi), altri 180 imputati.

Il proverbio del giorno: il pane finché dura, ma il vino su misura.

Monumenti di Napoli

IL PORTO, L’ARSENALE E I “SEDILI” – 2

Anche il porto fu soggetto a notevoli lavori di potenziamento, costituiti dal drenaggio dei depositi di limo accumulatisi e da opere di sterro e di contenimento, mentre Carlo I fece costruire la Torre di San Vincenzo a protezione di Castel Nuovo.

Inoltre fu ampliato l’Arsenale e venne stabilita l’assoluta inalienabilità del suolo retrostante il porto. La zona del “Moricino” venne destinata a mercato, mentre il centro delle attività commerciali venne trasferito dall’area di San Lorenzo a quella della nuova Chiesa di Sant’Eligio, in corrispondenza dell’attuale piazza Mercato.

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Buon Mercoledì 8 Giugno 2022

8 Giugno Giornata Mondiale degli Oceani (A/RES/63/111)

Il Sole sorge alle 5:24 e tramonta alle 20:34

La Luna cala alle 0:04 e si eleva alle 10:28

  • Giugno a otto, nun te levà ‘o cappotto!

San Vittorino eremita

San Medardo vescovo

Medardo dal composto germanico maed (onore) e meta (pagamento) e, quindi, preciso, puntuale nei pagamenti.

E’ il Protettore dei fabbricanti e dei commercianti di ombrelli.

Da invocare contro le nevralgie.

  • Chillo che pava è sempe ‘o cchiù fesso!
  • Santu Tutù, Santo Tutù, pàvame a mme e fùttete tu!
  • Pe’ male ‘e mola, lavativo ‘e culo.

San Danilo

Danilo da Danjel cioè “Dio è il mio giudice”

  • Chi te jùdeca nun te ciàcca.

San Guglielmo di York

  • san Massimino, primo vescovo di Aix;
    • san Gildardo, vescovo di Rouen;
    • san Fortunato, vescovo di Fano;
    • san Clodolfo, vescovo di Metz;
    • san Guglielmo, vescovo di York;
    • beato Giovanni Davy, diacono certosino e martire;
    • san Giacomo Berthieu, sacerdote gesuita e martire;
    • beata Maria del Divin Cuore di Gesù Droste zu Vischering, vergine della congregazione del Buon Pastore;
    • beata Maria Teresa Chiramel Mankidyan, vergine, fondatrice delle Suore della Sacra Famiglia di Thrissur;
    • beato Nicola da Gesturi, sacerdote cappuccino.

L’8 di giugno del 1883 nasce Libero Bovio, commediografo, poeta e canzoniere.

Il proverbio del giorno: La patata dà più forza quando è cotta con la scorza.

BOCCACCIO, NAPOLI E IL “DECAMERON” – 14

LE AVVENTURE PARTENOPEE DI ANDREUCCIO

NOBILTA’, CRUDELTA’ E ASTUZIE IN TERRA NAPOLETANA – 3

Di nobilissima famiglia napoletana, già citata dal Boccaccio nella “Caccia di Diana”, è invece l’Arrighetto Capece fu capitano generale di Manfredi in Sicilia nel 1266. Di altrettanto nobile stirpe napoletana è la moglie, Beritola dei Caracciolo, il cui nome compare più volte nella “Caccia di Diana”. “Nessun documento o altra fonte autorevole”, sottolineava Michelangelo Schipa, ripreso da Bonaventura Zumbini, “assicura l’esistenza di un Arrighetto Capece”, il quale nella novella, “in grandissimo stato” sotto Manfredi, dopo la sconfitta e l’uccisione di questi da parte di Carlo I tentò di fuggire dalla Sicilia, ma senza fortuna: “subitamente” scrive il Boccaccio, “egli e molti altri amici e servitori del re Manfredi furono per prigioni dati al re Carlo, e la possessione dell’isola appresso”.

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Monumenti di Napoli

IL PORTO, L’ARSENALE E I “SEDILI”

Le attività commerciali e manifatturiere, nonché quelle finanziarie dei banchieri fiorentini e fiamminghi ebbero il loro campo d’azione nell’area situata in prossimità del porto, nelle zone comprese tra Santa Maria la Nova, via Banchi Nuovi e il Sedile di Porto. Lo stesso trasferimento delle attività commerciali verso il mare sul versante orientale rispondeva all’esigenza di indirizzare i traffici verso il porto e lungo le strade che collegavano la città alle aree interne. La rinnovata attenzione a tale zona è confermata anche dai nuovi lavori di bonifica delle paludi. Nelle vicinanze del porto, del resto, in corrispondenza dell’attuale via Catalana e, più a oriente, della futura piazza Mercato, si erano formati, come è già stato accennato, i borghi mercantili degli scalesi, degli amalfitani, , dei catalani, dei provenzali e dei genovesi.

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Buon Martedì 7 Giugno 2022

7 Giugno Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare (A/RES/73/250)

Il Sole sorge alle 5:25 e tramonta alle 20:33

La luna si eleva alle 9:12 e calerà domani

San Roberto Abate

Il nome Roberto deriva dal germanico hrodebert cioè famoso, di chiara fama.

  • Acquista famma e assièttete ‘npònte!
  • E’ meglio essere digno ‘e  ‘mmìria ca ‘e cumpassione.
  • Sciòrta e càuce ‘nculo viàto chi nn’àve!
  • So’ muòrte chilli maste ca facevano chelli cataste!
  • Tutta pe’ tte se fa ‘sta festa!

San Gilberto

San Geremia monaco e martire

  • san Colmano, vescovo e abate del monastero di Dromore;
    • santi martiri di Cordoba;
    • beata Anna di San Bartolomeo, vergine carmelitana scalza;
    • sant’Antonio Maria Gianelli, vescovo di Bobbio, fondatore delle Figlie di Maria Santissima dell’Orto;
    • beata Maria Teresa de Soubiran La Louvière, vergine, fondatrice delle Suore di Maria Ausiliatrice.

Il 7 giugno del 1285 muore Carlo I d’Angiò.

Il 7 giugno del 1994 per solidarietà verso i loro colleghi penalisti, anche gli avvocati civilisti entrano in sciopero.

Il proverbio del giorno: meglio un uovo oggi che una gallina domani.

BOCCACCIO, NAPOLI E IL “DECAMERON” – 13

LE AVVENTURE PARTENOPEE DI ANDREUCCIO

NOBILTA’, CRUDELTA’ E ASTUZIE IN TERRA NAPOLETANA – 2

La novella decima della giornata ottava, mentre ripropone la tecnica dell’inganno a parte di una donna siciliana ai danni di un mercante e la deliziosa atmosfera del bagno intravista nella novella di Riccardo Minutolo, rilancia, ai danni della donna, una controbeffa mercantile ambientata a Napoli e realizzata grazie all’intervento di Pietro del Canigiano, coetaneo e amico affettuoso del Boccaccio, che rivestì onorevoli cariche presso la Corte Angioina e la Repubblica fiorentina e che lo scrittore nominò tutore dei suoi eredi.

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Monumenti di Napoli

Il Castel Nuovo e la Cappella Palatina – 4

Durante tali lavori Roberto fece anche costruire una vasta sala coperta da un tetto in lamine di piombo, sostituito da una volta a botte del 1543. Il tetto a travature lignee e i finestroni a ogiva furono costruiti nel 1926, nell’ambito di un vasto programma di ripsristino.

Dal 1328 al 1332 la cappella fu affrescata da Giotto, che raffigurò alcune storie del Vecchio e del Nuovo Testamento. Quando le strutture murarie, fortemente danneggiate dal terremoto del 1456, furono parzialmente demolite e rifatte da Ferrante I d’Aragona, gli affreschi andarono però quasi tutti distrutti. Ne rimangono oggi solo alcuni resti, attribuiti alla scuola di Giotto, e in particolare a Maso di Banco, nello spessore dei finestroni ogivali.

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Buon Lunedì 6 Giugno 2022

6 Giugno Giornata della Lingua Russa

6 giugno, giornata mondiale del naturismo

Il Sole sorge alle 5:25 e tramonta alle 20:33

La Luna si eleva alle 7:54 e cala alle 23:31

San Norberto arcivescovo

Il nome deriva dal composto germanico northa (forza) e berht (illustre) e quindi illustre per la sua forza.

  • Cosa fatta a forza nun è guapparia
  • Nun t’ ‘a piglià cu’ chi è cchiù forte e te!
  • Pazzìe ‘e mano e fièto de culo nun fùjeno màje buone.
  • Pazzìe ‘e mane: pazzie ‘e villane; pazzìe ‘e pière: pazzìe ‘e banchière.
  • Tante d’ ‘e mazzate ca se mettèttero parrucche e dentiere.
  • san Norberto, arcivescovo di Magdeburgo, fondatore dei premostratensi;
    • santi Artemio e Paolina, martiri;
    • san Bessarione, anacoreta;
    • san Cerazio, vescovo di Grenoble;
    • sant’Eustorgio II, vescovo di Milano;
    • sant’Iarlath, arcivescovo di Tuam;
    • san Claudio, vescovo e abate di Condat;
    • sant’Alessandro, vescovo di Fiesole e martire;
    • sant’Ilarione, sacerdote e archimandrita del monastero di Dalmazio;
    • san Colmano, vescovo di Dromore;
    • beato Falcone, abate;
    • san Gilberto, abate premostratense;
    • beato Bertrando, vescovo di Aquileia e martire;
    • beato Lorenzo da Villamagna, sacerdote francescano;
    • beato Guglielmo Greenwood, martire certosino;
    • san Marcellino Champagnat, sacerdote marista, fondatore dei Piccoli Fratelli di Maria;
    • santi Pietro Dũng, Pietro Thuan e Vincenzo Dương, martire;
    • san Raffaele Guízar Valencia, vescovo di Veracruz;
    • beato Innocenzo Guz, sacerdote francescano conventuale e martire.

Il 6 giugno del 1944 ha inizio il D-Day, lo sbarco delle truppe alleate sulle coste della Normandia.

Il 6 giugno del 1953 muore Gilda Mignonette.

Il 6 giugno del 1981 l’assessore comunista all’Edilizia Umberto Siola è gambizzato dalle Brigate Rosse.

Il proverbio del giorno: a chi mangia sempre polli vien voglia di polenta.

BOCCACCIO, NAPOLI E IL “DECAMERON” – 12

LE AVVENTURE PARTENOPEE DI ANDREUCCIO

NOBILTA’, CRUDELTA’ E ASTUZIE IN TERRA NAPOLETANA

La linea Sicilia-Napoli è confermata dalla novella quinta della giornata quarta, in cui Lisabetta dissotterra la testa dell’amante, ucciso dai fratelli e apparsole in sogno, e la pone in un vaso di basilico. I fratelli, effettuata la lugubre scoperta, le tolgono l’amata pianta, facendo morire la donna di dolore; poi temendo di essere scoperti, si trasferiscono a Napoli.

L’uxorcula che, nell’”Asino d’oro” di Apuleo, al ritorno improvviso del marito nasconde l’amante in una botte, nella novella seconda della giornata settima del “Decameron” diventa il personaggio di Peronella. Quest’ultima, trovandosi nella medesima circostanza, cvostringe il marito a entrare in una grande botte e a raschiarla, per potersi finire di godere l’amante, un certo Giannello Scrignario, forse figliuolo di un cavaliere e attivo, con le proprie prodezze amorose, nella regione di Portanova.

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Monumenti di Napoli

Il Castel Nuovo e la Cappella Palatina – 3

Ristrutturato e modificato più volte, l’edificio è stato restituito al primitivo impianto quattrocentesco da un restauro eseguito nella prima metà del novecento. Tra gli splendidi ambienti interni vanno evidenziati almeno il cortile, con un interessante portico del quattrocento, e la cosiddetta Sala dei Baroni, oltre alla Cappella Palatina, intitolata in realtà a Santa Barbara e nota anche come Chiesa di San Sebastiano.

La Cappella Palatina, costruita dal 1307 al 1309 sotto la direzione di Giovanni Caracciolo da Isernia e di Gualtiero Seripando, presenta un’aula unica rettangolare priva di cappelle laterali e dotata di un’abside piatta. Il volume è sottolineato all’esterno da torri poligonali in piperno, mentre sulle pareti sono visibili tracce di volte a crociera, fatte probabilmente realizzare nel 1332 da Roberto d’Angiò in sostituzione dell’originaria copertura piana su travature lignee.

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Domenica 5 Giugno 2022

5 Giugno Giornata Mondiale dell’Ambiente (A/RES/2994 (XXVII))

5 Giugno Giornata Internazionale per la Lotta alla Pesca Illegale (A/RES/72/72)

Il Sole sorge alle 5:25 e tramonta alle 20:32

La Luna si eleva alle 6:37 e cala alle 22:48

San Bonifacio apostolo e vescovo

Santo Patrono di Volterra

Questo nome deriva dal latino bonus fatus cioè che ha un buon destino, che è fortunato.

  • Chi cagna paese cagna furtuna.
  • Nasce furtunato: jèttate a mare e ‘o mare te caccia fora!
  • Sta chiuvènno ‘int’  ‘a terra sòja!
    • santi Marciano, Nicandro, Apollonio e compagni, martiri;
    • san Doroteo, archimandrita;
    • san Doroteo, vescovo di Tiro;
    • sant’Illidio e Legonzio, vescovi di Clermont;
    • sant’Eutichio, vescovo di Como;
    • santi Eobano, vescovo di Utrecht, Adelario, vescovo di Erfurt e nove compagni, martiri;
    • beato Sancio, martire;
    • san Franco, eremita;
    • san Luca Vŭ Bá Loan, sacerdote e martire;
    • santi Domenico Toai e Domenico Huyện, martiri.

Il 5 giugno del 1284 la flotta aragonese sconfisse quella angioina al largo di Castellammare e fa prigioniero il futuro Carlo II.

Sollevazione a Napoli contro i francesi.

Il 5 giugno del 1688 un forte terremoto fa crollare molti edifici della città e dei paesi vicini.

Il 5 giugno del 1906 Gennaro Cuocolo e la moglie Maria Cutinelli vengono uccisi il primo a Torre del Greco e la seconda nella sua casa a via Nardones. Il caso determinò il primo grande processo alla camorra organizzata, il famosissimo processo Cuocolo.

Il proverbio del giorno: Come il cacio sui maccheroni.