I racconti di Sherazad – da Le mille e una notte
Storia del primo Calender, figlio di Re. – 7
Finalmente, dopo un viaggio di parecchi mesi, sono arrivato oggi alle porte di questa città; vi sono arrivato sul finire del giorno e mi ero fermato per qualche momento per rimettermi in forze e stabilire da che lato dirigere i miei passi, quando arrivò quest’altro calender che è al mio fianco, anch’egli in abito da viaggio. Mi saluta, gli rispondo.
“Dal vostro aspetto, – gli dico, – sembrate straniero come me.”
Egli mi risponde che non m’inganno. Mentre mi stava dando questa risposta, arriva il terzo calender. Ci saluta e ci informa che anche lui è straniero, appena arrivato a Bagdad. Come fratelli ci mettiamo insieme, e fissiamo di non separarci.
Intanto si era fatto tardi e non sapevamo dove andare ad alloggiare, in una città di cui non conoscevamo le abitudini e dove non eravamo mai venuti prima. Ma la nostra buona stella ci ha condotto davanti alla vostra porta, e ci siamo presi la libertà di bussare, ci avete ricevuto con tanta bontà e tanta carità che non potremo mai ringraziarvi abbastanza. Ecco, signora, soggiunse, quanto mi avete ordinato di raccontarvi: perché ho perduto l’occhio destro, perché ho la barba e le sopracciglie rase, e perché in questo momento mi trovo da voi.
“Basta così, – disse Zobeide, – siamo soddisfatte: ritiratevi dove volete.”
Il calender se ne scusò e supplicò la dama di permettergli di restare per avere la soddisfazione di ascoltare la storia dei suoi confratelli che non poteva onestamente abbandonare, diceva, e quella delle altre tre persone presenti.
La storia del primo calender parve strana a tutta la compagnia e particolarmente al califfo. La presenza degli schiavi con la sciabola in pugno non gli impedì di dire a voce bassa al visir: “Da quando ho l’uso della ragione ne ho inteso di storie, ma non ho mai udito nulla che si avvicini a quella raccontata dal calender.”
Mentre così parlava, il secondo calender prese la parola e, rivolgendosi a Zobeide, disse:
Arrivederci a domani con:
STORIA DEL SECONDO CALENDER, FIGLIO DI RE.
Ciao Cosimo. Espero la historia con la que nos sorprenderás mañana, gracia por compartir.
Excelente día.
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