Sant’Aniano vscovo di Alessandria d’Egitto
Il grande storico ecclesiastico Eusebio di Cesarea considera Aniano discepolo dell’evangelista San Marco e suo successore sulla cattedra episcopale di Alessandria d’Egitto. Entrambi sono festeggiati al 25 aprile. Gli apocrifi Atti di Marco narrano che Aniano era un calzolaio pagano di Alessandria, al quale l’evangelista commissionò la riparazione di un calzare non appena giunto in città. Aniano si ferì un dito ed incominciò ad imprecare contro il suo cliente. Questi però lo guarì tracciandogli un segno di croce sulla ferita ed invitandolo a credere in Cristo. Aniano allora si convertì al cristianesimo e si fece battezzare da Marco. Nell’ottavo ottavo anno dell’imperio di Nerone, il santo protovescovo scelse proprio il suo primo discepolo per coadiuvarlo nel governo della Chiesa alessandrina durante i suoi frequenti viaggi. Quando Marco fu ucciso, Aniano continuò ad esercitare il suo ministero e morì infine nell’85, dopo ventidue anni di episcopato. La tradizione orientale vuole invece che il suo episcopato sia durato solamente diciotto anni e 216 giorni dopo la morte di Marco, morendo quindi nell’86. Pietro de Natalibus afferma che il corpo di Aniano, così come quello di Marco, fu trafugato e trasferito a Venezia, ove riposa nella chiesa di San Clemente. Egli fissa inoltre la morte del santo al 4 ottobre, mentre la Chiesa copta lo festeggia il 20 hatur (28 novembre). I sinassari bizantini non riportano invece il suo nome. Il Card. Baronio ricorda una chiesa dedicata a Sant’Aniano presso Alessandria d’Egitto, però poco probabilmente consacrata dal vescovo stesso.