Cenno su Napoli è un’introduzione ad un’opera letteraria scritta dallo stesso Editore-Proprietario (come lui stesso si definisce) Francesco de Bourcard pubblicata nel 1853 quando Napoli era ancora la capitale del Regno delle due Sicilie.
Buona lettura.
Cenno su Napoli – 31
Napoli fu anticamente celebre per le scienze e per le belle lettere, avendola Cicerone e Seneca chiamata la madre degli studi. Virgilio, Seneca, Orazio, Tito Livio, Claudiano, Boccaccio, il Tasso ed altri uomini insigni vi soggiornarono, e quivi scrissero parte delle loro riputatissime opere. Il primo vi tiene anche il sepolcro (Virgilio).
E’ patria questa città dello storico Velleio Patercolo, del poeta Stazio, di Urbano VII, di Pontano, Capece, Rota: de’ poeti Costanzo, Sannazzaro, Giò-Battista Marino, Tansillo e Salvator Rosa; de’ pittori Luca Giordano, Solimene e di molti altri, degli architetti cavalier Bernini, Fufa e Vanvitelli, di Ferrante Imparato e Dabio Colonna, naturalisti; del fisico e matematico Giambattista La Porta; de’ filosofi e fisici Francesco Fontana ed Alfonso Borrelli; del letterato e giuraconsulto M. Mazzocchi; di Giannone lo storico; di Filangieri il legista; del medico Cotugno; de’ celebri Vico, Genovesi, Gravina. Né vogliamo obliare di far qui menzione di un Ambrosi, di un Alessandri, di un Galiani, di un Mattei, del Galanti, di Palmieri e di Pagano, senza nominare gli uomini di fama ancora viventi.
Continua domani